Orientamenti e norme per la Chiesa di Como: “Testimoni di Misericordia”, in vigore dal 26 febbraio prossimo

Da Settimanalediocesidicomo.it, il Settimanale della diocesi di Como online.

Sabato 26 novembre, il vescovo della diocesi di Como, il cardinale Oscar Cantoni, ha presieduto, nella Cattedrale cittadina, la Messa durante la quale è stato consegnato, a tutta la Chiesa comense, il “Libro Sinodale”, ovvero il testo contenente orientamenti pastorali e norme «a conclusione del Sinodo diocesano XI», una vera e propria traccia per il cammino futuro di fedeli e comunità. Quanto disposto nel “Libro”, intitolato “Testimoni di Misericordia”, «entrerà in vigore il 26 febbraio 2023, prima domenica di Quaresima»: così si legge nel decreto introduttivo che porta la firma del Vescovo Cantoni. Nelle prossime settimane i contenuti della pubblicazione saranno illustrati in quattro incontri, in diversi punti della diocesi, tutti alle 21.00: il 12 dicembre in Seminario a Como; il 13 gennaio a Morbegno (So); il 20 gennaio a Olgiate Comasco (Co); il 27 gennaio a Tirano (So).

«Questo libro – ha ammonito il cardinale nella sua omelia – non è da tenere in biblioteca» e non serve «solo per documentare l’esperienza sinodale che abbiamo avuto l’occasione di condividere in questi anni». È piuttosto «uno “strumento di ripartenza”, di carattere popolare», indirizzato, quindi, non «ai tecnici o ai soli addetti ai lavori», ma pensato per dare «indicazioni operative ai discepoli di ogni età, che vogliono vivere in fedeltà a Cristo, ossia come missionari della misericordia, suoi testimoni e annunciatori».

Avviato nella solennità del patrono principale della diocesi di Como, Sant’Abbondio, il 31 agosto 2017, l’XI Sinodo della Chiesa locale si è articolato in diverse fasi e ha affrontato il tempo complesso della pandemia, che ne ha rallentato il percorso, ma non lo ha fermato. Ripensato l’Instrumentum Laboris e reso più snello l’impianto di argomenti e proposizioni, per una riflessione il più possibile rispondente alle attese di un mondo cambiato profondamente e vorticosamente negli ultimi mesi, si è giunti alle votazioni e all’elaborazione del documento finale nella primavera scorsa. Inserendosi anche nel cammino sinodale della Chiesa universale.

«Desideriamo ringraziarla – ha detto il delegato episcopale per il Sinodo, don Stefano Cadenazzi, rivolgendosi al cardinale Cantoni – per averci guidato in questa esperienza». Un grazie che è diventato anche augurio, ricordando che oggi, 27 novembre è l’anniversario dell’ingresso quale Vescovo di Como, nello stesso giorno in cui ricorre l’anniversario dell’erezione del Santuario della Santissima Trinità Misericordia a Maccio (Co).

«Esprimiamo la disponibilità a essere sempre più una Chiesa sinodale, ministeriale, missionaria – ha sottolineato don Cadenazzi –, rinnovati nella preghiera e dalla grazia, sull’esempio dei nostri Santi e Beati, dei martiri di questa nostra Chiesa e dei numerosi fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nel cammino della fede».

Le scelte indicate nel “Libro Sinodale”, ha precisato il Vescovo Cantoni «sono il frutto di una risonanza di ciò che a lungo ho ascoltato e recepito, in occasione delle assemblee sinodali e attraverso colloqui o lettere a me pervenute da vari membri del popolo di Dio o nel confronto con alcuni confratelli Vescovi».

Un lavoro di stesura poi condiviso con varie persone. Gli orientamenti pastorali e norme sono composti da nove capitoli, suddivisi in tre grandi parti, contraddistinte da altrettanti verbi: riconoscere (per leggere il passato e il presente nella prospettiva della Misericordia); interpretare (tre orientamenti alla Chiesa per essere missionaria, sinodale e ministeriale); scegliere (indicazioni e norme su liturgia, iniziazione, formazione, giovani, matrimonio, famiglia, povertà, ministero ordinato e ministeri laicali).

«Mi auguro – è la conclusione del cardinale – che questo testo sia accolto con fede e gioia da tutti i fedeli e dalle nostre Comunità, così che si sviluppi una fiducia reciproca e la nostra Chiesa possa presentarsi quale spazio radioso di fraternità e pace».