“La terza parte del Libri sinodale, che ha come titolo “Scegliere”, aiuta nella sua struttura ad orientare il percorso, che dovrà essere concreto e non potrà fermarsi alle indicazioni scritte. Le prospettive delineate dal Vescovo hanno bisogno di essere conosciute, studiate e applicate, aggiungendo la creatività di cui ogni Comunità è ricca, frutto dell’ascolto dello Spirito e del desiderio che tutti abbiamo di una Chiesa che sappia essere luogo popolare e vitale, che si abita volentieri, generativo”.
Così scrive la Giunta della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (www.diocesidicomo.it/cdal) nel suggerire alle comunità e alle aggregazioni laicali una scheda per facilitare la consultazione e la traduzione della terza parte del Libro sinodale in scelte concrete.
“Le nostre Comunità – scrive la Giunta della Cdal – devono essere approdi aperti di incontro e relazione, dove potersi fermare, scoprire la bellezza della fede, formarsi e prepararsi a salpare, per andare incontro ai tanti che sono lontani e ai margini dell’esperienza cristiana per incontrarli ‘ai crocicchi delle strade’. Perché vivere è viaggiare e non rintanarsi”.
Per facilitare la consultazione e individuare rapidamente le pagine e gli argomenti trattati è stato pensato un semplice schema ad indice (clicca qui), che riporta nella versione più dettagliata parole chiave o titoli dei paragrafi tematici.
È importante sottolineare come la stessa sequenza dei capitoli di questa terza parte ha un significato e una coerenza con l’idea di Chiesa che il Vescovo indica:
- Primo (Capitolo 7) – partire dall’essenziale e fondare nella Grazia del Signore ogni successiva azione.
Formarsi continuamente e con-formarsi a Cristo, per essere testimoni credibili.
- Secondo (Capitolo 8) – agire in modo sinodale, insieme laici e presbiteri, valorizzando i diversi carismi e il coinvolgimento corresponsabile di tutti attraverso luoghi di partecipazione e confronto fraterni.
- Terzo (Capitolo 9) – concretizzare l’azione nella missione per e con il mondo, reale e digitale, per portare il messaggio di Gesù attraverso le nostre persone in tutti i microcosmi di vita che frequentiamo quotidianamente, senza dimenticare la missione ad gentes.
“Quest’ultimo capitolo 9 – sottolinea la Giunta della Cdal – è quello che esige più sforzi creativi ed è lasciato in gran parte da completare. Perché sia azione efficace, dobbiamo desiderare che il lavoro si attivi contemporaneamente e incessantemente sui capitoli 7 e 8, per ricreare gradualmente un vero sensus fidei popolare e costruire comunità fraterne ed accoglienti”.